PER LA SICUREZZA INDIVISIBILE DELL'UMANITÀ

Global Security Initiative (GSI), la proposta della Cina per risolvere le sfide di sicurezza – per la pace e la tranquillità della Terra

Ministero Affari Esteri R.P.C. - trad. ital. redazione Trancemedia.eu || Ultimo aggiornamento, telefonata Xi-Zelensky 26 aprile 2023 (Xinhua)

Il 26 aprile 2023 il presidente cinese Xi Jinping ha parlato al telefono con la parte ucraina, Volodymyr Zelensky. L’Agenzia Nuova Cina ha reso noto il comunicato che segue.

Xi afferma che il dialogo è l’unica via d’uscita praticabile
per la crisi ucraina

Fonte: Xinhua
Redattore: Huaxia
2023-04-26 23:20:00

(XINHUA) – PECHINO, 26 APR – Il presidente cinese Xi Jinping ha affermato mercoledì che il dialogo e i negoziati sono l’unica via d’uscita praticabile per la crisi ucraina e che nessuno vince una guerra nucleare.

Ha fatto le considerazioni mentre parlava al telefono con la sua controparte ucraina, Volodymyr Zelensky. Le due parti hanno scambiato opinioni sulle relazioni Cina-Ucraina e sulla crisi ucraina.

La Cina invierà un rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici in visita in Ucraina e in altri paesi per condurre una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi, ha affermato.

Xi ha sottolineato che le relazioni bilaterali hanno attraversato 31 anni di sviluppo e hanno raggiunto il livello di partenariato strategico, che ha dato impulso al rispettivo sviluppo e rilancio dei due Paesi.

Xi ha detto di aver apprezzato la ripetuta espressione di enfasi del presidente Zelensky sullo sviluppo dei legami Cina-Ucraina e sulla cooperazione con la Cina, e ha ringraziato l’Ucraina per aver fornito una notevole assistenza per l’evacuazione dei cittadini cinesi lo scorso anno.

Il rispetto reciproco per la sovranità e l’integrità territoriale, ha affermato Xi, è il fondamento politico dei legami bilaterali.

Ha invitato entrambe le parti a concentrarsi sul futuro, continuare a guardare e fare piani per le relazioni bilaterali da una prospettiva a lungo termine, ed estendere la tradizione di rispetto reciproco e trattarsi reciprocamente con sincerità, in modo da energizzare lo sviluppo del partenariato strategico Cina-Ucraina.

La volontà della Cina di sviluppare le sue relazioni con l’Ucraina è coerente e chiara, ha affermato Xi, aggiungendo che indipendentemente da come cambia la situazione internazionale, la Cina ha volontà di lavorare con il Paese per portare avanti una cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i due Paesi.

Xi ha sottolineato che la crisi ucraina si sta evolvendo in modi complessi con importanti ripercussioni sul panorama internazionale.

Sulla crisi ucraina, la Cina è sempre schierata dalla parte della pace e la sua posizione centrale è quella di facilitare i colloqui di pace, ha affermato.

Xi ha rimarcato le sue proposte di quattro punti su ciò che deve essere fatto, quattro cose che la comunità internazionale deve fare insieme e tre osservazioni, affermando che, su questa base, la Cina ha rilasciato la sua Posizione sulla Risoluzione Politica della Crisi Ucraina [v. testo qui sotto, 24 febbraio].

La Cina non ha creato la crisi ucraina, né è parte della crisi, ha detto Xi, aggiungendo che in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza ONU e grande paese responsabile, la Cina non starebbe a guardare oziosamente, né aggiungerebbe benzina al fuoco, e ancor meno sfrutterebbe la situazione per propri interessi.

Tutto ciò che fa la Cina è alla luce del sole, ha affermato il presidente cinese.

Sulla questione nucleare, tutte le parti interessate devono mantenere la calma ed esercitare moderazione, agire veramente nell’interesse del proprio futuro e di quello dell’umanità, e gestire congiuntamente la crisi, ha affermato, aggiungendo che con il pensiero razionale e le voci ora in aumento, è importante cogliere l’opportunità e creare condizioni favorevoli per la soluzione politica della crisi.

Si spera che tutte le parti riflettano seriamente sulla crisi ucraina ed esplorino insieme modi per portare pace durevole e sicurezza in Europa attraverso il dialogo, ha detto Xi.

La Cina continuerà a facilitare i colloqui di pace e farà i suoi sforzi per un cessate il fuoco precoce e il ripristino della pace, ha aggiunto.

La Cina ha inviato più lotti di assistenza umanitaria all’Ucraina e continuerà a fornire aiuto al meglio delle sue capacità, ha affermato Xi.

Da parte sua, Zelensky si è congratulato con il presidente Xi per la sua rielezione, ha elogiato la Cina per i suoi notevoli risultati ed ha espresso fiducia che, sotto la guida del presidente Xi, la Cina affronterà con successo varie sfide e continuerà ad andare avanti.

La Cina sostiene gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite negli affari internazionali e ha un’influenza significativa sulla scena internazionale, ha affermato Zelensky, aggiungendo che la parte ucraina è impegnata nella politica di una sola Cina, e che spera di promuovere cooperazione a tutto tondo con la Cina, aprire un nuovo capitolo nelle relazioni Ucraina-Cina e salvaguardare congiuntamente la pace e la stabilità nel mondo.

Zelensky ha condiviso le proprie opinioni sullo stato attuale della crisi ucraina, ringraziato la Cina per aver fornito assistenza umanitaria all’Ucraina e ha accolto con favore l’importante ruolo della Cina nel ripristinare la pace e cercare una soluzione diplomatica alla crisi. ■

Traduzione a cura di Trancemedia.eu

Testo originale in lingua inglese consultabile sul sito XinhuaNet, a questa pagina (apre in nuova scheda)

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Il 24 febbraio 2023 il Ministero Esteri cinese ha pubblicato sul proprio sito il documento che segue, composto di dodici brevi punti.

La Posizione della Cina sulla Soluzione Politica della Crisi Ucraina

Pechino, 24 febbraio 2023 ore 09:00

1. Rispettare la sovranità di tutti i Paesi. Il diritto internazionale universalmente riconosciuto, compresi gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite, deve essere rigorosamente osservato. La sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere sostenute concretamente. Tutti i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, sono membri uguali della comunità internazionale. Tutte le parti devono sostenere congiuntamente le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali e difendere l’equità e la giustizia internazionali. È necessario promuovere un’applicazione equa e uniforme del diritto internazionale e respingere i doppi standard.

2. Abbandonare la mentalità da guerra fredda. La sicurezza di un Paese non deve essere perseguita a spese di altri. La sicurezza di una regione non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o espandendo blocchi militari. I legittimi interessi e le preoccupazioni di tutti i Paesi in materia di sicurezza devono essere presi sul serio e affrontati in modo adeguato. Non esiste una soluzione semplice a una questione complessa. Tutte le parti dovrebbero, seguendo la visione di una sicurezza comune, comprensiva, cooperativa e sostenibile nonché tenendo presente la pace e la stabilità a lungo termine del mondo, contribuire a forgiare un’architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile. Tutte le parti dovrebbero opporsi al perseguimento della propria sicurezza a scapito di quella altrui, prevenire il confronto tra blocchi e lavorare insieme per la pace e la stabilità nel Continente Eurasiatico.

3. Cessare le ostilità. Il conflitto e la guerra non giovano a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare moderazione, evitare di alimentare le fiamme e di aggravare le tensioni, nonché impedire che la crisi si deteriori ulteriormente o addirittura diventi incontrollabile. Tutte le parti dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina a lavorare nella stessa direzione e a riprendere il dialogo diretto nel più breve tempo possibile, in modo da attenuare gradualmente la situazione e giungere infine a un cessate il fuoco globale.

4. Riprendere i colloqui di pace. Dialogo e negoziati sono l’unica soluzione possibile alla crisi ucraina. Tutti gli sforzi che portino a una soluzione pacifica della crisi devono essere incoraggiati e sostenuti. La comunità internazionale dovrebbe impegnarsi nel giusto approccio di promuovere colloqui per la pace, aiutare le parti in conflitto ad aprire la porta ad una soluzione politica prima possibile, nonché a creare le condizioni e le piattaforme per la ripresa dei negoziati. La Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso.

5. Risolvere la crisi umanitaria. Tutte le misure che portano ad alleviare la crisi umanitaria devono essere incoraggiate e sostenute. Le operazioni umanitarie dovrebbero seguire i principi di neutralità e imparzialità, e le questioni umanitarie non dovrebbero essere politicizzate. La sicurezza dei civili deve essere efficacemente protetta e dovrebbero essere istituiti corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto. Occorrono sforzi per aumentare l’assistenza umanitaria nelle aree interessate, migliorare le condizioni umanitarie e fornire un accesso umanitario rapido, sicuro e senza ostacoli, al fine di prevenire una crisi umanitaria su scala più ampia. L’ONU dovrebbe essere sostenuta nello svolgere un ruolo di coordinamento nel convogliare gli aiuti umanitari nelle zone di conflitto.

6. Proteggere i civili e i prigionieri di guerra (POW). Le parti in conflitto devono attenersi rigorosamente al diritto umanitario internazionale, evitare di attaccare i civili o le strutture civili, proteggere le donne, i bambini e le altre vittime del conflitto, nonché rispettare i diritti fondamentali dei prigionieri di guerra. La Cina sostiene lo scambio di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e invita tutte le parti a creare condizioni più favorevoli a questo scopo.

7. Mantenere gli impianti nucleari al sicuro. La Cina si oppone agli attacchi armati contro le centrali nucleari o altri impianti nucleari pacifici e invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, compresa la Convenzione sulla sicurezza nucleare (CNS), e a evitare con determinazione gli incidenti nucleari provocati dall’uomo. La Cina sostiene l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) nello svolgere un ruolo costruttivo per promuovere la sicurezza degli impianti nucleari pacifici.

8. Ridurre i rischi strategici. Le armi nucleari non devono essere usate e le guerre nucleari non devono essere combattute. La minaccia o l’uso di armi nucleari deve essere osteggiato. Occorre prevenire la proliferazione nucleare ed evitare le crisi nucleari. La Cina si oppone alla ricerca, allo sviluppo e all’uso di armi chimiche e biologiche da parte di qualsiasi Paese, in qualsiasi circostanza.

9. Facilitare le esportazioni di cereali. È necessario che tutte le parti attuino in modo completo, efficace ed equilibrato l’Iniziativa sui cereali del Mar Nero firmata da Russia, Turchia, Ucraina e ONU, e che sostengano l’ONU nello svolgimento di un ruolo importante a questo proposito. L’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza alimentare globale proposta dalla Cina fornisce una soluzione fattibile alla crisi alimentare mondiale.

10. Interrompere le sanzioni unilaterali. Le sanzioni unilaterali e la massima pressione non possono risolvere la questione, ma creano solo nuovi problemi. La Cina si oppone alle sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU. I Paesi in questione dovrebbero smettere di abusare delle sanzioni unilaterali e della “giurisdizione a distanza” nei confronti di altri Paesi, in modo da fare la loro parte nella de-escalation della crisi ucraina e creare le condizioni affinché i Paesi in via di sviluppo possano far crescere le loro economie e migliorare la vita delle loro popolazioni.

11. Mantenere stabili le catene industriali e di fornitura. Tutte le parti dovrebbero preservare con serietà il sistema economico mondiale esistente e opporsi all’uso dell’economia mondiale come strumento o arma per scopi politici. Sono necessari sforzi congiunti per mitigare le ricadute della crisi ed evitare che questa interrompa la cooperazione internazionale in materia di energia, finanza, commercio alimentare e trasporti e pregiudichi la ripresa economica globale.

12. Promuovere la ricostruzione post-conflitto. La comunità internazionale necessita di prendere misure per sostenere la ricostruzione post-conflitto nelle zone di conflitto. La Cina è pronta a fornire assistenza e a svolgere un ruolo costruttivo in questo sforzo.

Traduzione a cura di Trancemedia.eu

Testo originale in lingua inglese consultabile sul sito del Ministero Esteri cinese, a questa pagina (apre in nuova scheda)

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LA PROPOSTA DI PACE DELLA CINA DÀ ALL’UCRAINA L’OPPORTUNITÀ DI AUMENTARE LA PROPRIA AUTONOMIA STRATEGICA
Video 22 febbraio 2023, dal canale youtube di Global Times. Con il suo video-elzeviro Hu dice,  l’opinionista Hu Xijin suggerisce all’Ucraina, e con essa all’Europa tutta, di accogliere con attenzione l’imminente proposta cinese. Per il miglioramento dell’autonomia strategica dell’Ucraina, e anche dell’Europa che (non solo secondo Hu) sta diventando una “Ucraina “larger-size”.

Lingua e sottotitoli in inglese, durata 2 minuti.

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AGGIORNAMENTO VIDEO – La conferenza stampa del nuovo Ministro Esteri cinese Qin Gang, nel corso del Congresso Nazionale del Popolo, Pechino 7 marzo 2023. Video di quasi due ore, in cinese con traduzioni consecutive in inglese (ben udibili). Attraverso domande e risposte con la stampa internazionale, offre un aggiornamento piuttosto esaustivo sulla politica internazionale e l’attività diplomatica della Cina – dopo che il Congresso del Popolo ha fatto proprie le indicazioni scaturite a fine 2022 dal 20° congresso del Partito comunista. Versione integrale, dal canale youtube del quotidiano South China Morning Post.

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In un forum tenuto a Pechino al mattino di martedì 21 febbraio, il Ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha presentato il documento concettuale della GSI, che riassume le responsabilità e la determinazione della Cina nel salvaguardare la pace nel mondo. “Di che tipo di concetto di sicurezza ha bisogno il mondo e come i Paesi possono raggiungere la sicurezza comune? – Un argomento dei nostri giorni”, ha detto Qin. (Dal Quotidiano del Popolo, 22 febbraio 2023)

Più tardi, nella stessa giornata, ci sono state altre parole: quelle di Biden a Varsavia, di Putin a Mosca. Ma le parole della Cina, arrivate prima delle albe europee, sono prime anche per metodo olistico, per dire dove si va, dove si è arrivati, dove dirigersi – per il bene comune, affermano; quanto meno per il bene di chi ragiona ancora, questo sembra sottinteso. Trancemedia.eu ha subito tradotto il documento non perché oggi “faccia notizia” (niente shock, dunque niente talk-show in prime-time); ma per la sua rarità, perché è una mappa mentale, una struttura di pensiero da considerare con attenzione e rispetto, in un testo denso, non rituale, destinato a durare.  Forse sarà un documento storico per aver aperto una giornata ‘fatidica’ – oppure semplicemente per aver chiarito quella che la Cina considera una virtù anti-shock: la prevedibilità nella politica estera. Abbiamo usato i virgolettati a sinistra per le nostre barbare glosse su sostanza e struttura. Di cosa? Di dove la Cina chieda al mondo di andare, impegnandosi in modo pubblico orientato, specifico, concreto – e aperto per dibattere. Testo integrale, grassetti e corsivi nostri.  [redazione Trancemedia.eu]

Il documento concettuale
della Global Security Initiative (GSI)

Pechino, 21 febbraio 2023 11:12

abstract

I. Lo sfondo

 – La questione della sicurezza riguarda il benessere delle persone di tutti i paesi, l’alta causa della pace e dello sviluppo nel mondo e il futuro dell’umanità.

Oggi il nostro mondo, i nostri tempi e la storia stanno cambiando come mai prima d’ora; la comunità internazionale confronta molteplici rischi e sfide raramente visti prima. I punti caldi della sicurezza regionale continuano a divampare, conflitti e turbolenze locali si verificano frequentemente, la pandemia di COVID-19 persiste, l’unilateralismo e il protezionismo sono aumentati in modo significativo e le minacce alla sicurezza tradizionali e non tradizionali sono intrecciate. I deficit in termini di pace, sviluppo, sicurezza e governance stanno crescendo e il mondo si trova ancora una volta a un bivio della storia.

Questa è un’era piena di sfide. È anche piena di speranza. Siamo convinti che le tendenze storiche di pace, sviluppo e cooperazione vantaggiosa per tutti siano inarrestabili. Sostenere la pace e la sicurezza nel mondo e promuovere lo sviluppo e la prosperità globali dovrebbe essere l’obiettivo comune di tutti i paesi. Il presidente cinese Xi Jinping ha proposto la Global Security Initiative (GSI), invitando i paesi ad adattarsi con spirito di solidarietà al profondamente cangiante panorama internazionale, e ad affrontare le complesse e intrecciate sfide alla sicurezza con una mentalità vantaggiosa per tutti. La GSI mira a eliminare le cause profonde dei conflitti internazionali, migliorare la governance della sicurezza globale, incoraggiare sforzi internazionali congiunti per portare maggiore stabilità e certezza in un’era instabile e mutevole, e promuovere pace e sviluppo durevoli nel mondo.

Sei impegni della diplomazia cinese, preliminari e di lungo corso; tra essi il rispetto delle ‘preoccupazioni altrui’ e la sicurezza ‘non-tradizionale’

II. Concetti e principi fondamentali

1. Restare impegnati nella visione di una sicurezza comune, onnicomprensiva, cooperativa e sostenibile. Nel 2014 il presidente Xi Jinping ha avviato una nuova visione per una sicurezza comune, onnicomprensiva, cooperativa e sostenibile, che è stata ampiamente riconosciuta e sostenuta dalla comunità internazionale. L’essenza di questa nuova visione della sicurezza è sostenere un concetto di sicurezza comune, rispettando e salvaguardando la sicurezza di ogni paese; un approccio olistico, mantenendo la sicurezza negli ambiti tradizionali e non tradizionali e migliorando la governance della sicurezza in modo coordinato; un impegno alla cooperazione, portando sicurezza attraverso il dialogo politico e il negoziato pacifico; e con la ricerca di una sicurezza sostenibile, risolvendo i conflitti attraverso lo sviluppo ed eliminando le fonti dell’insicurezza. Riteniamo che la sicurezza sarà saldamente stabilita e sostenibile solo quando sarà sorretta da moralità, giustizia e idee giuste.

2. Restare impegnati a rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi. L’uguaglianza sovrana e la non-interferenza negli affari interni sono principi base del diritto internazionale e le più fondamentali norme di governo per le relazioni internazionali contemporanee. Crediamo che tutti i paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, ricchi o poveri, siano membri uguali della comunità internazionale. I loro affari interni non tollerano interferenze esterne, la loro sovranità e dignità devono essere rispettate, e il loro diritto di scegliere autonomamente sistemi sociali e percorsi di sviluppo deve essere rispettato. L’indipendenza e l’uguaglianza sovrane devono essere sostenute e dovrebbero essere compiuti sforzi affinché tutti i paesi godano dell’uguaglianza di diritti, regole e opportunità.

3. Restare impegnati a rispettare gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite. Gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite incarnano la profonda riflessione delle persone di tutto il mondo sulle amare lezioni delle due guerre mondiali. Sono il disegno istituzionale dell’umanità per la sicurezza collettiva e la pace duratura. I vari scontri e le ingiustizie nel mondo di oggi non si sono verificati perché gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite siano obsoleti, ma perché non sono effettivamente mantenuti e attuati. Chiediamo a tutti i paesi di praticare un vero multilateralismo; di sostenere fermamente il sistema internazionale con l’ONU al centro, l’ordine internazionale sorretto dal diritto internazionale e le norme fondamentali delle relazioni internazionali sorrette dalla Carta delle Nazioni Unite; e di sostenere l’autorità delle Nazioni Unite e il suo status di piattaforma principale per la governance della sicurezza globale. La mentalità da guerra fredda, l’unilateralismo, la confrontazione tra blocchi e l’egemonismo contraddicono la Carta ONU e devono essere contrastati e respinti.

4. Restare impegnati a prendere sul serio le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i paesi. L’umanità è una comunità di sicurezza indivisibile. La sicurezza di un paese non dovrebbe andare a scapito di quella di altri. Riteniamo che tutti i paesi siano uguali in termini di interessi di sicurezza. Le preoccupazioni di sicurezza legittime e ragionevoli di tutti i paesi dovrebbero essere prese sul serio e affrontate adeguatamente, non costantemente ignorate o contestate sistematicamente. Qualsiasi paese, perseguendo la propria sicurezza, dovrebbe tener conto delle ragionevoli preoccupazioni di sicurezza di altri. Noi sosteniamo il principio della sicurezza indivisibile, difendendo l’indivisibilità tra sicurezza individuale e sicurezza comune, tra sicurezza tradizionale e sicurezza non-tradizionale, tra diritti e obblighi di sicurezza e tra sicurezza e sviluppo. Ci dovrebbe essere un’architettura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile, in modo da realizzare una sicurezza universale e comune.

5. Restare impegnati a risolvere pacificamente le divergenze e le controversie tra i paesi attraverso il dialogo e la consultazione. La guerra e le sanzioni non sono una soluzione fondamentale alle controversie; solo il dialogo e la consultazione sono efficaci per risolvere le divergenze. Noi chiediamo ai paesi di rafforzare la comunicazione strategica, migliorare la fiducia reciproca nella sicurezza, attenuare le tensioni, gestire le divergenze ed eliminare le cause profonde delle crisi. I paesi più importanti devono difendere la giustizia, adempiere alle proprie responsabilità, sostenere la consultazione su un piano di parità e facilitare i colloqui per la pace, svolgere buoni uffici e mediare alla luce dei bisogni e della volontà dei paesi interessati. La comunità internazionale dovrebbe sostenere tutti gli sforzi che conducono alla risoluzione pacifica delle crisi e incoraggiare le parti in conflitto a costruire fiducia, risolvere le dispute e promuovere la sicurezza attraverso il dialogo. Abusare di sanzioni unilaterali e di giurisdizione a distanza non risolve un problema, ma crea soltanto più difficoltà e complicazioni.

6. Restare impegnati a mantenere la sicurezza sia negli ambiti tradizionali che in quelli non tradizionali. Nel mondo di oggi, sia la tensione interna che l’estensione della sicurezza si stanno ampliando. La sicurezza è più interconnessa, transnazionale e diversificata. Le minacce alla sicurezza, tradizionali e non tradizionali, ormai si intrecciano. Noi incoraggiamo tutti i paesi a mettere in pratica i principi di consultazione estensiva, come contributo congiunto e per benefici condivisi nella governance globale, e a lavorare insieme per affrontare le controversie regionali e le sfide globali come il terrorismo, i cambiamenti climatici, la sicurezza informatica e la biosicurezza. Dovrebbero esser fatti sforzi concertati per esplorare canali molteplici, sviluppare una soluzione olistica e migliorare le norme pertinenti, in modo da trovare soluzioni sostenibili, promuovere la governance della sicurezza globale e prevenire e risolvere le sfide alla sicurezza.

Questi sei impegni sono interconnessi e si rafforzano a vicenda, e sono un insieme organico di unità dialettica. Tra questi, la visione di una sicurezza comune, onnicomprensiva, cooperativa e sostenibile fornisce una guida concettuale; il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i paesi è la premessa di base; il rispetto degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite è un punto di riferimento primario; prendere sul serio le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i paesi è un principio importante, risolvere pacificamente le divergenze e le controversie tra i paesi attraverso il dialogo e la consultazione è una scelta obbligata; e mantenere la sicurezza sia negli ambiti tradizionali che in quelli non tradizionali è un requisito intrinseco.

20 criteri di cooperazione: ONU agenda comune, come gestire divergenze e differenze, a cosa partecipare, cosa promuovere attuare sostenere rafforzare approfondire salvaguardare – nel globo intero e nelle sue regioni

III. Priorità della cooperazione

È nostra comune aspirazione raggiungere una pace mondiale duratura, in modo che tutti i paesi possano godere di un ambiente esterno pacifico e stabile e che i loro popoli possano vivere una vita felice con i loro diritti pienamente garantiti. Come passeggeri a bordo di una stessa nave, i paesi devono poter lavorare in solidarietà per promuovere una comunità di sicurezza condivisa per l’umanità e costruire un mondo libero dalla paura che goda di sicurezza universale.

Per realizzare questa visione, la Cina è pronta a condurre cooperazione di sicurezza bilaterale e multilaterale con tutti i paesi e gli organismi and internazionali e regionali nel quadro della Global Security Initiative, e promuove attivamente il coordinamento dei concetti di sicurezza e la convergenza degli interessi. La Cina chiama tutte le parti a svolgere singole o molteplici cooperazioni su aspetti che includono ma non sono limitati a quanto segue, per ricercare mutuo apprendimento nella complementarità e per promuovere congiuntamente pace e tranquillità mondiali:

1. Partecipare attivamente alla formulazione di una Nuova Agenda per la Pace e di altre proposte avanzate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite nella “Nostra Agenda Comune”. Sostenere gli sforzi delle Nazioni Unite per migliorare la prevenzione dei conflitti e sfruttare appieno l’architettura di costruzione della pace per assistere gli Stati postbellici nella costruzione della pace. Fare uso ulteriore del Sub-Fondo per la Pace e la Sicurezza del Segretario Generale nel quadro del Fondo Fiduciario Cina-ONU per la Pace e lo Sviluppo, sostenere un ruolo maggiore delle Nazioni Unite negli affari di sicurezza globale.

Sostenere l’ONU nel potenziamento delle capacità di attuazione del suo mandato di mantenimento della pace, sostenere i tre principi di “consenso delle parti, imparzialità e non-uso della forza se non per autodifesa e difesa del mandato” per le operazioni di mantenimento della pace, dare priorità alle soluzioni politiche, e adottare un approccio olistico per affrontare sia i sintomi che le cause profonde. Fornire risorse adeguate alle operazioni di mantenimento della pace. Sostenere la fornitura di un’assistenza finanziaria sufficiente, prevedibile e sostenibile all’Unione Africana (UA), affinché possa svolgere operazioni autonome di mantenimento della pace.

2. Promuovere il coordinamento e una solida interazione tra i principali paesi e costruire relazioni tra i maggiori paesi, con caratteri di coesistenza pacifica, stabilità generale e sviluppo equilibrato. I maggiori paesi si assumono responsabilità particolarmente importanti per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Invito ai maggiori paesi a dare l’esempio nell’onorare l’uguaglianza, la buona fede, la cooperazione e la legalità, nel rispetto della Carta ONU e del diritto internazionale. Aderire al rispetto reciproco, alla coesistenza pacifica e alla cooperazione vantaggiosa per tutti, attenersi alla linea di fondo di nessun conflitto e nessuna confrontazione, cercare un terreno comune mettendo da parte le divergenze, gestire le differenze.

3. Sostenere fermamente il consenso che “una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta”. Rispettare la dichiarazione congiunta sulla prevenzione della guerra nucleare ed evitare la corsa agli armamenti rilasciata dai leader dei cinque Stati dotati di armi nucleari nel gennaio 2022. Rafforzare il dialogo e la cooperazione tra gli Stati dotati di armi nucleari per ridurre il rischio di una guerra nucleare. Salvaguardare il regime internazionale di non proliferazione nucleare basato sul Trattato di Non-Proliferazione delle armi nucleari (TNP) e sostenere attivamente gli sforzi dei paesi nelle regioni interessate per istituire zone libere da armi nucleari. Promuovere la cooperazione internazionale sulla sicurezza nucleare, in modo da costruire un sistema di sicurezza nucleare internazionale equo, collaborativo e reciprocamente vantaggioso.

4. Attuare pienamente la risoluzione sulla promozione della cooperazione internazionale sugli usi pacifici nel contesto di sicurezza internazionale adottato dalla 76a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Attuare la cooperazione nell’ambito di quadri quali il Comitato 1540 del Consiglio di sicurezza ONU, la Convenzione sulle armi chimiche (CWC) e la Convenzione sulle armi biologiche (BWC), promuovere il divieto completo e la completa distruzione delle armi di distruzione di massa e sviluppare la capacità di tutti i paesi in ambiti quali il controllo delle esportazioni di non proliferazione, la biosicurezza e la protezione contro le armi chimiche.

Sostenere il processo di controllo globale degli armamenti convenzionali. Sostenere la cooperazione tra Cina, Africa ed Europa sul controllo delle armi leggere e di piccolo calibro con la premessa del rispetto della volontà dell’Africa. Sostenere l’attuazione dell’iniziativa Silenziamento delle armi in Africa. Svolgere attivamente la cooperazione e l’assistenza internazionale sullo sminamento umanitario e fornire aiuto ai paesi colpiti nella misura consentita dalle proprie capacità.

5. Promuovere la risoluzione politica delle questioni internazionali e dei punti di crisi regionali. Incoraggiare i paesi interessati a superare le divergenze e risolvere i punti critici attraverso un dialogo e una comunicazione schietti. Sostenere la comunità internazionale nella partecipazione costruttiva alla soluzione politica dei punti di crisi, sulla base della premessa della non interferenza negli affari interni, principalmente attraverso i mezzi per facilitare i colloqui di pace, con equità e praticità come atteggiamento principale, e seguendo principalmente l’approccio di affrontare sia i sintomi che le cause. Sostenere la soluzione politica delle questioni dei punti critici come la crisi ucraina attraverso il dialogo e la negoziazione.

6. Sostenere e migliorare il meccanismo e l’architettura della cooperazione in materia di sicurezza regionale incentrata sull’ASEAN e aderire al modo in cui l’ASEAN costruisce il consenso e si adatta al livello di comfort reciproco per rafforzare ulteriormente il dialogo sulla sicurezza e la cooperazione tra i paesi della regione. Sostenere gli sforzi per promuovere la cooperazione in aree di sicurezza non tradizionali nell’ambito della cooperazione Lancang-Mekong (LMC), attuare progetti di cooperazione pertinenti nell’ambito del Fondo speciale LMC e adoperarsi per promuovere una zona pilota per la GSI per salvaguardare congiuntamente la pace e la stabilità regionali.

7. Attuare la proposta in cinque punti sulla realizzazione della pace e della stabilità in Medio Oriente, compresa la promozione del rispetto reciproco, la difesa dell’equità e della giustizia, la realizzazione della non proliferazione, la promozione congiunta della sicurezza collettiva e l’accelerazione della cooperazione allo sviluppo, in modo da stabilire congiuntamente un nuovo quadro di sicurezza in Medio Oriente. Sostenere lo slancio positivo e gli sforzi dei paesi del Medio Oriente per rafforzare il dialogo e migliorare le relazioni, soddisfare le ragionevoli preoccupazioni di sicurezza di tutte le parti, rafforzare le forze interne di salvaguardia della sicurezza regionale e sostenere la Lega degli Stati Arabi (LAS) e altre organizzazioni a svolgere un ruolo costruttivo in tal senso. La comunità internazionale dovrebbe adottare misure pratiche per far avanzare la soluzione dei due Stati alla questione Palestinese e convocare una più ampia, più autorevole e più influente conferenza internazionale di pace, così da ottenere una giusta soluzione per la questione Palestinese al più presto.

8. Sostenere gli sforzi dei paesi africani, dell’Unione Africana e delle organizzazioni subregionali per risolvere i conflitti regionali, combattere il terrorismo e salvaguardare la sicurezza marittima, invitare la comunità internazionale a fornire sostegno finanziario e tecnico alle operazioni antiterrorismo guidate dall’Africa e sostenere Paesi africani nel rafforzare la loro capacità di salvaguardare la pace in modo indipendente. Fare in modo di affrontare i problemi dell’Africa in modo africano e promuovere la costituzione pacifica di hotspots in Corno d’Africa, Sahel, regione dei Grandi Laghi e in altre aree. Attuare attivamente le prospettive sulla pace e lo sviluppo nel Corno d’Africa, promuovere l’istituzionalizzazione della Conferenza Cina-Corno d’Africa per la pace, la governance e lo sviluppo e lavorare attivamente per lanciare progetti pilota di cooperazione.

9. Sostenere i paesi latinoamericani e caraibici nell’adempiere attivamente agli impegni dichiarati nella proclamazione dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace e sostenere la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici e altre organizzazioni regionali e subregionali nello svolgere un ruolo attivo ruolo nel sostenere la pace e la sicurezza regionali e gestire adeguatamente i punti di crisi regionali.

10.Prestare grande attenzione alla situazione speciale e alle legittime preoccupazioni dei paesi insulari del Pacifico per quanto riguarda il cambiamento climatico, i disastri naturali e la salute pubblica, sostenere gli sforzi dei paesi insulari del Pacifico per affrontare le sfide globali e sostenere i paesi insulari nell’attuazione della Strategia 2050 per il continente blu del Pacifico. Aumentare la fornitura di materiali, fondi e talenti per aiutare i paesi insulari a migliorare la loro capacità di affrontare minacce non tradizionali alla sicurezza.

11. Rafforzare il dialogo marittimo, lo scambio e la cooperazione pratica, gestire adeguatamente le divergenze marittime e lavorare insieme per affrontare i crimini transnazionali in mare, tra cui la pirateria e le rapine a mano armata, in modo da salvaguardare congiuntamente la pace e la tranquillità marittima e la sicurezza delle rotte. Invito ai paesi a monte e a valle lungo i fiumi transfrontalieri a impegnarsi attivamente nella cooperazione internazionale, risolvere le controversie pertinenti attraverso il dialogo e la consultazione, garantire la sicurezza della navigazione sui fiumi transfrontalieri, utilizzare e proteggere razionalmente le risorse idriche e proteggere l’ambiente ecologico di fiumi transfrontalieri.

12. Rafforzare il ruolo dell’ONU come coordinatore centrale nella lotta globale contro il terrorismo, sostenere la comunità internazionale nella piena attuazione delle risoluzioni antiterrorismo dell’Assemblea generale ONU, del Consiglio di sicurezza e della Strategia globale antiterrorismo ONU, e reprimere congiuntamente tutte le organizzazioni terroristiche e gli individui indicati dal Consiglio di Sicurezza. Convogliare più risorse globali antiterrorismo verso i paesi in via di sviluppo per potenziare la loro capacità di lotta al terrorismo. Opporsi al collegamento del terrorismo con un particolare paese, gruppo etnico o religione. Migliorare gli studi e le risposte all’impatto delle tecnologie emergenti sugli sforzi globali di lotta al terrorismo.

13. Approfondire la cooperazione internazionale nel campo della sicurezza dell’informazione. La Cina ha presentato l’iniziativa globale sulla sicurezza dei dati e chiede sforzi congiunti per formulare regole globali sulla governance digitale che riflettano la volontà e rispettino gli interessi di tutte le parti. Seguire l’iniziativa di cooperazione Cina-LAS sulla sicurezza dei dati e l’iniziativa di cooperazione sulla sicurezza dei dati di Cina+Asia centrale, affrontare congiuntamente varie minacce informatiche e lavorare per stabilire un sistema di governance globale sul cyberspazio caratterizzato da apertura e inclusione, giustizia ed equità, sicurezza e stabilità, vigore e vitalità.

14.Rafforzare la gestione del rischio di biosicurezza. Promuovere congiuntamente una ricerca bioscientifica responsabile e incoraggiare tutte le parti interessate a fare riferimento alle linee guida sulla biosicurezza di Tianjin per i codici di condotta per gli scienziati su base volontaria. Rafforzare congiuntamente la costruzione della capacità di biosicurezza dei laboratori, ridurre i rischi di biosicurezza e promuovere il sano sviluppo della biotecnologia.

15.Rafforzare la governance della sicurezza internazionale in materia di intelligenza artificiale (AI) e altre tecnologie emergenti, e prevenire e gestire i potenziali rischi per la sicurezza. La Cina ha pubblicato documenti di posizione sulla regolamentazione delle applicazioni militari e sul rafforzamento della governance etica dell’intelligenza artificiale, ed è pronta a rafforzare la comunicazione e lo scambio con la comunità internazionale sulla governance della sicurezza AI, promuovere l’istituzione di un meccanismo internazionale con un’ampia partecipazione e sviluppare quadri e standard di governance e norme basate su un esteso consenso.

16. Rafforzare la cooperazione internazionale nello spazio extra-atmosferico e salvaguardare l’ordine internazionale nello spazio extra-atmosferico sostenuto dal diritto internazionale. Svolgere attività nello spazio in conformità con il diritto internazionale, salvaguardare la sicurezza degli astronauti in orbita e il funzionamento a lungo termine e sostenibile delle strutture spaziali. Rispettare e garantire l’uguale diritto di tutti i paesi di utilizzare lo spazio in modo pacifico. Respingere risolutamente la militarizzazione e la corsa agli armamenti nello spazio e sostenere la negoziazione e il completamento di uno strumento giuridico internazionale sul controllo degli armamenti nello spazio.

17. Sostenere l’Organizzazione Mondiale della Sanità affinché svolga un ruolo di primo piano nella governance globale della sanità pubblica e coordinare e mobilitare efficacemente le risorse globali per rispondere congiuntamente al COVID-19 e alle altre principali malattie infettive globali.

18. Salvaguardare la sicurezza alimentare ed energetica globale. Rafforzare il coordinamento delle azioni per mantenere il buon funzionamento del commercio agricolo internazionale, garantire una produzione stabile di cereali e catene di approvvigionamento fluide, ed evitare di politicizzare e usare come armi le questioni di sicurezza alimentare. Rafforzare il coordinamento della politica energetica internazionale, creare un ambiente sicuro e stabile per garantire il trasporto di energia e mantenere congiuntamente la stabilità del mercato globale dell’energia e dei prezzi.

19. Attuare pienamente ed efficacemente la Convenzione ONU contro la criminalità organizzata transnazionale. Incoraggiare tutti i paesi a concludere o aderire a trattati, convenzioni o accordi internazionali, o a prendere accordi istituzionali per combattere i crimini transnazionali. Sostenere le tre convenzioni internazionali sul controllo della droga delle Nazioni Unite, salvaguardare il sistema internazionale di controllo della droga e sostenere il coordinamento, la responsabilità condivisa e la sincera cooperazione nella comunità internazionale per affrontare congiuntamente le sfide poste dal problema della droga e costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità che sia esente dal danno delle droghe. Condurre attivamente la cooperazione delle forze dell’ordine sulla base del rispetto della sovranità di ciascun paese, in modo da migliorare congiuntamente la capacità delle forze dell’ordine e la governance della sicurezza. Sostenere la creazione di un sistema globale di formazione per le forze dell’ordine dei paesi in via di sviluppo affinché rispondano ai bisogni di sicurezza dei loro paesi

20. Sostenere la cooperazione tra i paesi nell’affrontare i cambiamenti climatici e mantenere catene di approvvigionamento e industriali stabili e regolari, e accelerare l’attuazione dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, al fine di promuovere la sicurezza sostenibile attraverso lo sviluppo sostenibile.

il menu delle piattaforme per la sicurezza globale e iniziative connesse, disponibili o da costruire

IV. Piattaforme e meccanismi di cooperazione

1. Impegnarsi in discussioni e comunicazioni ad ampio raggio sulla pace e la sicurezza presso l’Assemblea Generale, i Comitati delle Nazioni Unite competenti, il Consiglio di Sicurezza, le istituzioni competenti e altre organizzazioni internazionali e regionali sulla base dei rispettivi mandati, e avanzare iniziative e proposte comuni per creare consenso nella comunità internazionale per affrontare le sfide alla sicurezza.

2. Sfruttare i ruoli dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, della cooperazione BRICS, della Conferenza sull’Interazione e sulle Misure di Rafforzamento della Fiducia in Asia, del meccanismo “Cina+Asia centrale” e dei meccanismi pertinenti di cooperazione in Asia orientale, e portare avanti la cooperazione in materia di sicurezza in modo incrementale per raggiungere obiettivi simili o uguali. Promuovere la creazione di una piattaforma di dialogo multilaterale nella regione del Golfo e dare spazio al ruolo di meccanismi di coordinamento e cooperazione come l’incontro dei Ministri degli Esteri dei paesi limitrofi dell’Afghanistan e la Conferenza Cina-Corno d’Africa su pace, governance e sviluppo per promuovere la pace e la stabilità regionale e globale.

3. Tenere a tempo debito conferenze ad alto livello sulla GSI per rafforzare la comunicazione politica nel campo della sicurezza, promuovere dialogo e cooperazione intergovernativi, e favorire ulteriore sinergia nella comunità internazionale sulle sfide alla sicurezza.

4. Sostenere il Forum Cina-Africa per la Pace e la Sicurezza, il Forum sulla Sicurezza del Medio Oriente, il Forum Xiangshan di Pechino, il Forum Globale di Cooperazione per la Sicurezza Pubblica (Lianyungang) e altre piattaforme di dialogo internazionale nel contribuire ad approfondire lo scambio e la cooperazione in materia di sicurezza. Promuovere la creazione di più forum sulla sicurezza globale per fornire nuove piattaforme a governi, organizzazioni internazionali, gruppi di riflessione e organizzazioni sociali per utilizzare i propri punti di forza e partecipare alla governance della sicurezza globale.

5. Costruire più piattaforme e meccanismi internazionali per lo scambio e la cooperazione nell’affrontare le sfide alla sicurezza in settori quali l’antiterrorismo, la sicurezza informatica, la biosicurezza e le tecnologie emergenti, al fine di migliorare la capacità di governance nell’ambito della sicurezza non-tradizionale. Incoraggiare maggiori scambi e cooperazione tra le accademie militari e di polizia a livello universitario. La Cina è disposta a fornire ad altri paesi in via di sviluppo 5.000 opportunità di formazione nei prossimi cinque anni per formare professionisti che affrontino problemi di sicurezza globale.

La GSI, seguendo il principio di apertura e inclusività, accoglie con favore e attende con impazienza la partecipazione di tutte le parti per arricchirne congiuntamente la sostanza ed esplorare attivamente nuove forme e aree di cooperazione. La Cina è pronta a lavorare con tutti i paesi e i popoli che amano la pace e aspirano alla felicità per affrontare tutti i tipi di sfide alla sicurezza tradizionali e non tradizionali, proteggere la pace e la tranquillità della terra e creare insieme un futuro migliore per l’umanità, in modo che la fiaccola della pace sia trasmessa di generazione in generazione e risplenda in tutto il mondo.

Traduzione a cura di Trancemedia.eu

Il testo in lingua inglese del “concept paper” è disponibile sul sito del ministero Esteri della Cina, in questa pagina (apre in nuova scheda)

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Video: il dirigente della diplomazia cinese Wang Yi, a Monaco di Baviera il 19 febbraio 2023, annuncia il lancio del concept paper (sopra) alla Conferenza annuale sulla Sicurezza. Presentazione, domande e risposte. Dal canale youtube BR24 della tv  pubblica bavarese. Lingua: inglese. Durata: 30 min.

 

22 febbraio 2023