Ma, a questo punto della storia, in cui il mondo Tav appare sempre più un gigante sul punto di crollare, si aprono spazi di confronto culturali sul processo che ha portato a questa felice, almeno per chi scrive, condizione.
La valutazione costi-benefici è infatti uno strumento puramente neoliberale, per molti aspetti aziendalistico. Si fa quello che rende.
La leva “inventata”, ovvero la valutazione costi-benefici, ha sconfinato oltre la Val Susa e ha raggiunto buona parte del mondo che si oppone alle grandi opere. Autostrade, gasdotti, porti, megacentrali: le infrastrutture vengono contestate in virtù non del loro impatto sulla vita degli esseri umani, bensì sulla loro insostenibilità economica.
Questa prospettiva colpisce sempre più profondamente l’immaginario italiano e non solo.
Un valore squisitamente econometrico.
Ma, vinta la guerra, forse, si aprono scenari che meritano riflessione: il concetto di servizio/opera pubblica, e perfino stato di diritto soggiacciono alla partita doppia. Un valore squisitamente econometrico.
Se il principio fosse apposto alle scuole di montagna, o ai piccoli presidi ospedalieri, o alla ricostruzione delle strade di montagna: gli esempi possono essere infiniti. Se sottoponiamo una grande opera alla valutazione costi-benefici, per cassarla, perché non diventa possibile estendere questo metodo all’intero corso della spesa pubblica?
Lasciando così sopravvivere solo gli investimenti produttivi.
Dall’altra parte del mondo, in condizioni infinitamente più complesse e drammatiche, non accettarono mai questo compromesso, questa deriva econometrica che pone il denaro al centro della vita umana.
Ovviamente questa storia deborda di machiavellismo da ogni parte la si guardi: e forse è bene così. Non abbiamo la civiltà delle popolazione indigene amazzoniche a supportare il nostro incedere.
Ma è infatti la prospettiva culturale e filosofica quella che rimane schiacciata dentro le tenaglie di una paradigma che appare indistruttibile, perfino laddove si trova il culmine del conflitto.
Maurizio Pagliassotti