Luca Mercalli – Il mutamento climatico globale

 

Conferenza internazionale Science and the Future 2, dedicata a Contraddizioni e Sfide (aula magna del Politecnico di Torino dal 12 al 16 novembre 2018). Il meteorologo Luca Mercalli interviene nella sessione “Lo stato del mondo – a che punto siamo”.

Esordio e conclusione di Mercalli sono in polemica con Ezio Mauro che, nello stesso giorno della conferenza, su Repubblica inneggiava a 4 parole chiave – crescita, sviluppo, progressi, investimenti – senza considerare i limiti fisici dei sistemi naturali nell’Antropocene, l’era in cui l’uomo lascia tracce indelebili nei processi del pianeta Terra.

Luca Mercalli si sofferma sui documenti dell’IPCC e dello studio Trajectories of the Earth System in the Anthropocene condotto da Will Steffen, scienziato del clima all’Università di Stoccolma, ponendosi domande di fondo. C’è una soglia planetaria nella traiettoria del sistema Terra, superata la quale il regime delle temperature diventa altamente instabile e l’instabilità diventa irreversibile? Se sì, dove si colloca? Quali conseguenze avrebbe per l’umanità il superamento di questa soglia? Cosa fare per impedirlo?

La soglia si colloca intorno ai 2°C sopra la temperatura media dell’era pre-industriale. Oggi la temperatura media è già di 1°C superiore. Siamo a un passo dal valore limite. E se anche riuscissimo a mantenere i 2°C dell’accordo di Parigi, dopo il quale nessuna vera inversione di tendenza è stata attuata, saremmo comunque a rischio che si scatenino processi irreversibili.

Possiamo fare qualcosa per impedire che questa soglia venga superata? L’appello di Mercalli è senza mezzi termini: dobbiamo fare uno sforzo senza precedenti e più in fretta possibile per riportarci in condizioni di sicurezza. Più tempo si aspetta, più diventa difficile, anche perché c’è la legge quadratica che ci fotte. Ma Ezio Mauro non lo scrive sulla prima pagina di Repubblica.

Il mondo dei media non dà nessuna vera importanza agli allarmi lanciati dalla comunità scientifica. I politici continuano a fare piccoli atti decorativi di sostenibilità. Le grandi scelte, quelle che farebbero la differenza, non sono proposte perché sarebbero per loro impopolari.

Oggi l’economia è uber alles, quello che conta sono PIL, spread, denaro, ma la vera torta è la biosfera, i processi che salvaguardano il clima e la biodiversità.

Ripreso il 12 novembre 2018 da Trancemedia.eu
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la trance di ritorno alla realtà

29 novembre 2018